DAL SOLO AL QUARTETTO

Concerto di Chitarra Acustica
Il concerto di sola chitarra acustica di Giovanni Palombo, sviluppato in anni di attività e attraverso la partecipazione ai maggiori Festival di chitarra europei e italiani, presenta un programma sottolineato da un forte senso melodico in cui convergono musica etnica, blues, jazz. Oltre alla forte liricità i brani hanno elementi di improvvisazione, tecniche moderne percussive e di tapping, determinando un fingerstyle moderno e vario, come testimoniato dai CD “Retablo”, La Melodia Segreta/ A Secret Melody”, Folk Frontiera” e “Duos Trios”, tutti editi dalla prestigiosa etichetta tedesca Acoustic Music Records, e il CD “Tandem Desàrpa”, in duo con il chitarrista jazz Maurizio Brunod (Ed. Fingerpicking.net). 
Palombo é endorser ufficiale delle chitarre Lakewood e degli amplificatori Acus. Ha collaborato dal 1987 al 2011 alla rivista Chitarre con articoli didattici e trascrizioni. Ha insegnato presso la Scuola di musica Ciac di Roma fino al 2011, e ha tenuto seminari sulle tecniche per chitarra acustica e sull’armonia al Conservatorio di Dresda (DE), al Conservatorio di Frosinone, al Festival Internazionale di Chitarra di Fiuggi, all’International Guitar Meeting di Sarzana, al Festival Internazionale di Chitarra di Rieti, all’Intensive Workshop della rassegna Jazzità.

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Giovanni Palombo - Camera Ensemble
Giovanni Palombo (chitarre acustiche), Gabriele Coen (clarinetto, sax),  Andrea Piccioni (frame drums, percussioni), Benny Penazzi (violoncello) 
Un quartetto che coniuga il jazz alla musica etnica, una dimensione acustica che esalta l’originalità di un suono trasversale ai generi. Melodia, armonia moderna e improvvisazione che evocano scenari Mediterranei, suggestioni di culture e arti intraviste o anche solo supposte, attraverso le quali il viaggio diviene a volte interiore, in equilibrio affascinante tra sognato e consapevole.
A proposito dei CD di “Camera Ensemble”:

La narrazione di Camera Ensemble si basa su brillanti cellule melodiche trattate con estrema eleganza e raffinatezza. Di notevole interesse e qualità l’apporto che ciascun membro del quartetto offre, sia in termini di accompagnamento sia negli assolo, sempre misurati e profondi (JazzIt)

…il risultato è di eccellenza: l’ascoltatore attento può rinvenire tracce di musica etnica, di jazz, di musica improvvisata, il tutto filtrato attraverso la squisita sensibilità di questi artisti che non tendono a stupire quanto ad esprimere compiutamente sé stessi. Insomma un album di rara eleganza che si fa ascoltare dal primo all’ultimo istante e, soprattutto, che ti fa venir voglia di riascoltarlo ancora una volta, cosa, credetemi, oggi più unica che rara. (online_jazz.net, Gerlando Gatto)

Decisamente un lavoro riuscito e ricco di spunti, forse il più maturo e completo finora realizzato dal chitarrista, tappa importante lungo un percorso che non ha ancora finito di regalarci emozioni. Valutazione: 4 stelle (All About Jazz).L'ispirazione giunge ai nostri dai luoghi del Mare nostrum, ricchi di fascinazione, suggestivi anche per le loro tradizioni millenarie e le infinite storie che portano seco. Così è il viaggio: la libertà, l'assenza di vincoli che informa le varie composizioni permette la miscellanea che ne scaturisce traghettando verso lidi ove il jazz e la classica sconfinano nella world music. (Paolo Incani, Jazzitalia).

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JAZZ NOMADE – PAESAGGI SONORI 
Luis Borda e Pasquale Laino, sax, electronics - Giovanni Palombo,chitarre, electronics 

L’incontro Il duo Palombo-Laino nel progetto “Paesaggi Sonori- Jazz Nomade,” rilegge brani di diversa estrazione, percorrendo stradediverse, dal folk-jazz di Scarborough Fair e Blackbird, adalcuni standards, come Goodbye Pork Pie Hat, fino acomposizioni originali marcatamente mediterranee. Il dialogo degli strumenti e l’elettronica utilizzata a tratti, creanopaesaggi diversi, suoni che si intrecciano, si dilatano,svaniscono e si concretizzano alternativamente, ora puri, oraprocessati da routine elettroniche. La melodia a momentitrionfa, altre volte è un’armonia dilatata che improvvisa sestessa.Concerti del duo da segnalare, sono quelli presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma per “Giovanni Palombo-Fiato alle Corde” (2017 e 2018), per le rassegne jazz“Lagonegro Jazz2018” e “Sabina Music Summer-Fara SabinaJazz Festival 2020” (ospite Pierpaolo Bisogno, vibrafono).Auditorium Parco della Musica di Roma https://youtu.be/ed5sHMuitjkSpotify dal CD “Giovanni Palombo-Taccuino di JazzPopolare” (Emme Record Label 2019). Palombo-Laino Duonei brani “Scarborough Fair” e “Luna Rossa a Istanbul”
https://open.spotify.com/track/2nS6sr9lTWM9wEghHtGbBW?si=1788dcf01ff64986
https://open.spotify.com/track/1PP4AvZDgJrxkT6KX3OuZk?si=73167f880bdd44ed

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Tango & World
Luis Borda, Giovanni Palombo, Wolfgang Netzer

L’incontro recente di Giovanni Palombo con l’argentino Luis Borda e il tesdesco Wolfgang Netzer avviene a Monaco di Baviera. Alcuni piccoli tour del trio evidenziano un concerto in cui le modalità più europee di Palombo, il sanguigno tango di Borda, e l’ecletticità world e polistrumentale di Netzer si intrecciano in esecuzioni emozionanti. I diversi strumenti a corde utilizzati (chitarre 6 & 12 corde, corde di metallo e nylon, Oud, bozouky irlandese), intrecciano il loro suono, sorprendendo lo spettatore con suoni di varie latitudini che evocano allo stesso tempo la tradizione e la modernità.
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Etnos Duo
Giovanni Palombo e Andrea Piccioni
L’incontro tra la chitarra acustica di Giovanni Palombo e il mondo percussivo di Andrea Piccioni avviene nel comune terreno della musica etnica, il retroterra popolare, e le moderne esplorazioni armoniche. Guardare alla propria tradizione e musicalità abbracciando tuttavia la trasversalità dei generi musicali è l’intenzione culturale espressa attraverso intensità ritmica e melodica, in una miscela di suoni e arrangiamenti originali. I due musicisti, apprezzati nei loro rispettivi strumenti in ambito non solo nazionale, propongono un repertorio che si avvale di una appassionante rilettura di composizioni nate dalle collaborazioni nei vari ambiti etnici/ world/ jazz collezionate dai due artisti e dalle ultime realizzazioni discografiche.

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Un libro sull’improvvisazione per chitarra fingerstyle è raro. L’argomento può interessare chiunque suoni lo strumento con le dita, quindi chitarristi acustici e classici, ma anche fingerstyler della chitarra elettrica. Gli studi presentati prendono spunto dal jazz moderno, dal blues, dalla chitarra classica e dalla world music: una miscela che rende la chitarra moderna universale e versatile, legata ai linguaggi ma potenzialmente aperta a tutte le possibili direzioni. Leggi

 
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